Arrivare a La Aldea di San Nicolás è sempre consigliato ai viaggiatori che girano tutta l’isola. La sua spiaggia tranquilla e i suoi paesaggi sono ancora la destinazione perfetta per liberarsi da ogni tipo di fretta e stress.
Adesso però, lo consigliamo ancor di più: dopo la costruzione della prima fase della nuova autostrada, con la sezione che collega "El Risco" a "El Andén Verde", la visita a questo comune situato a ovest di Gran Canaria è più facile, senza la metà delle curve a cui eravamo abituati viaggiando in macchina o bus fino a pochi mesi fa. Il percorso giunge al termine con il passaggio attraverso il tunnel più lungo delle Isole Canarie, più di tre chilometri. Una volta superato, è facile trovare la spiaggia di La Aldea, la nostra destinazione di oggi. Lasciamo per un'altra occasione le gole e i precipizi che disegnano scultorei rilievi dal mare alle cime.
La strada per arrivare fin lassù è un percorso attraverso una striscia costiera di oltre sessanta chilometri di cui trentatré appartengono al comune di La Aldea e i rimanenti a Mogán, Artenara e Agaete. Da Agaete a La Aldea, una linea continua di scogliere sale verticalmente dal mare, fino a circa mille metri di altitudine, abbellendo un paesaggio da dove il visitatore può sentire la quiete di questa parte dell'isola.
Un posto come questo potrebbe sembrarti l'origine e la fine di tutto. O, forse, il paesaggio può produrre in te un effetto diverso e spingerti a guardare dentro te stesso, fino a scoprirti parte di un tutto. Da qualsiasi punto lo si osservi, la sensazione è quella di trovarsi in un luogo speciale, sensazione piacevole e unica, questa, che sperimentiamo in molti punti della costa di La Aldea.
Una passeggiata per "El Charco" è quasi obbligatoria. Lì si celebra la affollata e popolare "Festa del Charco" durante il mese di settembre, ed è sempre una tappa fondamentale del viaggio. Se non sono giorni di festa, le sue acque riflettono la tranquillità e la luminosità della località, le radici più profonde della sua storia. In tempi molto lontani nelle loro valli si insediarono popolazioni che costruirono diverse città aborigene, alcune delle quali risalgono al V secolo D.C.
I villaggi mostravano diversi modelli di insediamenti, sia case-grotte, sia case di pietra con pianta cruciforme internamente e ovale esternamente. Questi nuclei abitati, dispersi, di tipo "proto-urbani" erano situati in prossimità dello sbocco del burrone di La Aldea, in luoghi come il vasto sito archeologico di Los Caserones, Bocabarranco, La Caletilla o Lomo de los Caserones.
Da 'El Charco' possiamo attraversare la spiaggia di sassi, se ve la sentite, o il boschetto, la cui ombra dei suoi alberi rende il posto doppiamente attraente, e, senza indugio si arriva alla fine del cammino. Adesso possiamo dedicarci coscienziosamente a goderci la giornata in spiaggia a La Aldea.
La spiaggia del villaggio ha due aree, la prima più grande, con docce e cabine in legno, per coloro che preferiscono la stabilità alla mobilità dei sassolini e la seconda, dove c'è un po’ di sabbia, a cui si accede da un piccolo tunnel nella roccia facile da percorre, da dove si può vedere il porticciolo.
Non dirlo a nessuno, ma il tramonto a La Playa de La Aldea è come un risveglio dopo la fine del mondo, una meraviglia insolita.