Con più di 2000 alberi dispersi in questa località, i mandorli sono i grandi protagonisti del Municipio di Valsequillo. Ad essi viene dedicata una celebre e popolare festa nei mesi di gennaio e febbraio, la Festa del Mandorlo in Fiore.
Iniziata nel 1972 nel quartiere di Tenteniguaga e poi diffusasi in tutto il municipio, questa festa gode di una grande tradizione.
In concomitanza con la festa di San Michele Arcangelo, il 29 settembre, Valsequillo festeggia inoltre il cane maledetto slegato. La tradizione vuole che, in questo giorno, il diavolo giri impunito dalla mezzanotte della vigilia della festa del patrono fino a mezzogiorno della festa principale.
Durante la notte, ragazze, donne e bambini devono prestare particolare attenzione dal momento che il cane maledetto va in giro slegato.
Altre feste importanti sono la Festa del Cavallo che si svolge il primo maggio; la festa di San Giovanni il 24 giugno e la festa di San Roque, celebrata il 16 agosto.
Il passato preispanico di Valsequillo è strettamente vincolato a un culto religioso aborigeno dovuto alla sua elevata posizione nel Faycanato di Telde.
Nel periodo della conquista di Gran Canaria, i castigliani si addentrano lungo il Burrone di Tecén, dove risiedeva un’importante popolazione aborigena, con il fine di raggiungere il Burrone di San Miguel, chiamato in seguito El Colmenar.
Nel 1530 in questo stesso luogo venne eretta una caserma di cavalleria, conosciuta come la Caserma El Colmenar attorno alla quale vennero elevati edifici vincolati alla vita castrense. Attualmente costituisce uno dei patrimoni storici più importanti di Valsequillo.
Nel 1670 la popolazione di Valsequillo appoggiò la costruzione di un eremo che nel 1800 divenne la Parrocchia di San Michele Arcangelo. Due anni dopo, Valsequillo disponeva di un proprio Sindaco grazie al quale si separò, diventando indipendente, dal Municipio di Telde.
Con una superficie di 32,74 chilometri quadrati, il municipio di Valsequillo è ubicato sui contrafforti della Conca di Telde. Il suo punto più alto si trova a 1800 metri sul livello del mare.
Il municipio confina a Nord con i municipi di La Vega de San Mateo e Santa Brígida; a Sud con Telde, Ingenio e Agüimes, all’inizio del Burrone di Guayadeque; ad Est con Telde; e a Ovest con Vega di San Mateo e San Bartolomé de Tirajana.
Un’impressionante caldera di erosione, la Caldera di Tenteniguada la mette al riparo dal Massiccio Centrale di Gran Canaria. Questa caldera funge da conca delle acque piovane e dispone di un alto valore botanico, dal momento che in essa appaiono specie caratteristiche del monteverde (foreste sempreverdi della macaronesia).
Coronano questo spettacolare paesaggio alcune rocce come il Saucillo e il Roque Grande. Arrivati sulla cima, si trovano le caldere vulcaniche di Marteles e Calderilla di grande importanza paesaggistica e culturale.
A metà cammino della Conca di Telde si trovano dei burroni estremamente incassati, come il burrone di San Miguel, accanto a burroni di grande bellezza paesaggistica come il Cernícalos e il San Roque.
L’agricoltura dell’hinterland rappresenta la principale fonte di ricchezza del municipio di Valsequillo. Come per il resto dei municipi dell’hinterland si fomento un’agricoltura per l’approvvigionamento del mercato interno in cui ha la supremazia la produzione di ortaggi, frutta, legumi, cereali…
Con più di 2000 alberi dispersi nella zona alta del municipio, i mandorli sono i protagonisti del paesaggio e della cultura popolare di Valsequillo.
Contemporaneamente, nell’economia del municipio l’agricoltura d’esportazione riveste una grandissima importanza, con un’enorme produzione di fragole, di grande accettazione sul mercato, e la floricoltura, il cui settore ha registrato una grande proliferazione di imprese.